Il consiglio comunale ha approvato con 14 voti favorevoli e un astenuto il riconoscimento di debiti fuori bilancio per l’importo complessivo di € 28.597, riferiti all’anno 2020/2021 e derivanti da sentenze esecutive. La proposta corredata di tutti i pareri favorevoli (regolarità tecnica e contabile e del collegio dei revisori dei conti) sarà inviata alla Corte dei Conti, mentre a spiegare la procedura che ha provocato i debiti è stato l’assessore Pasquale Impellizzeri.
A seguire attenzione rivolta all’interrogazione del consigliere Antonio Foti che ha posto in evidenza il tema dell’Agenda Urbana, e più in generale della programmazione PO FESR 2021-2027. Una questione che per alcuni giorni era stata al centro del dibattito politico, soprattutto nella Città di Barcellona P.G., per l’esclusione da un obiettivo delle due municipalità. L’esponente della minoranza ha chiesto al sindaco di far conoscere se il Comune di Milazzo, di concerto con quello di Barcellona, ha avuto nei mesi scorsi confronti, interlocuzioni formali, con gli Uffici del Dipartimento Regionale della Programmazione rispetto alle linee generali programmatiche che i 2 Comuni intendono portare avanti sul tema legato alle Politiche di Sviluppo Urbano e Agenda Urbana con riferimento alla redazione del documento strategico regionale FESR 21/27. E ciò in virtù del fatto che entrambi i Comuni che nella passata programmazione sono rimasti fuori da queste opportunità di sviluppo e crescita del territorio. Foti chiedeva ancora se ci fossero novità ed inserite previsioni dal punto di vista della progettazione sul Piano Strategico dell’Area Metropolitana di Messina.
Al riguardo il sindaco Pippo Midili ha spiegato che il Comune di Milazzo aveva presentato una progettualità ricadente all’interno di quella di 132 milioni previsti per l’Area Metropolitana, in funzione di direttive emanate da funzionari e dirigenti su atto di indirizzo del sindaco Cateno De Luca, il quale però – ha detto ancora il primo cittadino – “ha portato avanti la politica dei due forni: da una parte chiedeva di intervenire su un aspetto di quei finanziamenti, dall’altra scriveva al Prefetto e al presidente di Arisme, società della Città di Messina, chiedendo progettualità a beneficiare sul fondo del PNRR per il recupero di tutte le aree”.
Entrando in quello che era l’aspetto primario dell’interrogazione, il sindaco Midili ha affermato che “non c’è stata scissione nei fatti e nelle azioni tra lui ed il sindaco di Barcellona, Pinuccio Calabrò, perché dove c’è stato da raggiungere accordi –ha aggiunto- l’abbiamo fatto in maniera concreta”. E in proposito ha fatto riferimento sia al “Contratto di fiume”, già sottoscritto con altri Comuni del comprensorio, sia alla lettera di intenti avviata assieme a Barcellona ed altri sindaci interessati riguardante il contratto di costa, del quale Milazzo e Barcellona in precedenza sono rimasti fuori.
Parlando delle aree urbane Midili ha fatto presente che tale l’opportunità era stata persa nella precedente programmazione che prevedeva aree con costituzione numerica rispetto al numero di abitanti, specificando però che nessuno ha messo in evidenza che i fondi a disposizione per questa misura rappresentano solo il 5% dei piani del FERS Sicilia 2021/2027, a differenza, ad esempio, dell’obiettivo programmatico 2, dove ricadono i contratti di fiume e di costa, che mette a disposizione risorse pari al 21 per cento del totale di 5,8 miliardi del FERS.
“Quindi –ha concluso il primo cittadino – nessuna divergenza tra Milazzo e Barcellona, che pur essendo città che hanno uno sviluppo ed una diversa economia, hanno messo insieme alcuni punti, laddove c’è la necessità e l’interesse di stare insieme”.